Rifacendomi al genio di
Leo Ortolani e riprendendo il suo
George Miller scappato dalla casa di riposo per realizzare
Mad Max: Fury Road, ho trovato la nuova versione (con i debiti distinguo) di
David Yates per i due animali fantastici insolitamente frizzante. Lo scempio da lui perpetrato (non so quanto liberamente) ai danni de
Il Principe Mezzosangue e de
I Doni della Morte, violenza tutta incentrata sul depotenziamento di due romanzi stupendi in favore di una leggerezza tardo adolescenziale insopportabile, vieni qui compensato da
guizzi oscuri che proprio da Yates non mi aspettavo. La cosa è sospetta, tanto da far venire il legittimo dubbio che Yates sia, in sostanza, un mestierante prezzolato in balia della produzione.