Questa recensione è stata pubblicata su Nocturno 119
VOTO:[rating:2]
Era il 1977 quando l’allora illuminato genio dell’horror Wes Craves decise di portare sul grande schermo la leggenda di Sawney Bean, nella sua versione americana. Ne ‘Le colline hanno gli occhi’ (Hills have eyes, 1977) un gruppo di selvaggi, probabilmente mutati a causa dei test nucleari fatti nelle loro amate grotte, tentava di massacrare un gruppo di incauti vacanzieri. Tralasciando i talentuosi remake del 2006 e del 2007, il tema della mutazione catalizzata da radiazioni nucleari non è nuovo al cinema horror ed è anche alla base di ‘Chernobyl Diaries’, di Bradley Parker.