VOTO:[rating:2.5]
Neil Blomkamp gode di un credito quasi illimitato guadagnato sul campo grazie a 'District 9' (2009) ma il grande successo al suo esordio lo ha poi costretto a doversi sempre confrontare con la dura e perfetta pellicola sui gamberoni di Johannesburg.
E il confronto spesso può essere impietoso. Era accaduto con Elysium (2013), film senza una vera anima che pagava il prezzo di una produzione ad alto budget, e purtroppo è accaduto anche con 'Humandroid' (Chappie).
Dunque è ufficiale: dopo lo scivolone concettuale di Prometheus - 2012 (troppa ambizione non supportata da una trama consistente) lo xenomorfico universo di Alien passa nelle mani di Neil Blomkamp, ex prodigio del cinema a medio budget che ci aveva deliziato con il suo 'District 9' (2009). Perchè ex? Perchè il regista sudafricano ha poi venduto l'anima al diavolo (ovvero lo standard hollywoodiano) con il pavido 'Elysium' (2013) e minaccia di ripetere lo stesso errore con il prossimo 'Chappie' (marzo 2015), film di fantascienza in odor di 'Corto Circuito' (1986). Se il curriculum di Blomkamp si fosse limitato a 'District 9', il suo debutto nell'ormai dissestata linea temporale di Alien mi farebbe ben sperare. Ma dopo i suoi ultimi lavori il rischio che le esigenze delle major vincano sullo stimolo creativo del regista c'è. Ed è ben concreto.