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Realizzare il seguito di un film è sempre un percorso pieno di insidie, soprattutto se deve dimostrarsi all'altezza della pellicola precedente. In questo caso, quindi, il rischio era doppio perché il primo 'Insidious' (2010), seppure non omogeneo, aveva funzionato a meraviglia. Soprattutto con un finale classico ma aperto, che lasciava nella giusta e definitiva incertezza gli spettatori. Ma quel demonio di James Wan a differenza di altri diavoli meno dotati, sa fare pentole e coperchi.