VOTO:[rating:4]
Dunque è successo. Il sacro sigillo è stato spezzato con la proiezione del primo Star Wars Story: un film fuori canone rispetto alla nuova trilogia in corsa che proseguirà il suo cammino con episodio VIII a dicembre del 2017. Una pellicola, questa, che farà da apripista per tutte quelle che verranno. Racconti monografici fuori dalla normale epica starwarsiana (l'assenza dei classici titoli iniziali chiarisce da subito che non si tratta di un Episodio, con la E maiuscola), spaccati e finestre sul vastissimo mondo di Guerre Stellari. Com'è andata? Il primogenito si è comportato bene?
[rating:3.5]
Ammetto di non avere molta dimestichezza con la fantascienza russa contemporanea. Qualche anno fa ho rotto il ghiaccio leggendo l'interessante ma riuscito a metà Metro 2033 di Dmitry Glukhovsky, poi non ho più avuto modo di incappare in altri libri di autori dell'est fino a 'Clorofilia' di Andrej Rubanov. Perciò mi ha stupito solo in parte trovare diversi punti di contatto tra i due scrittori. Intanto l'ambientazione: così come in Metro 2033, anche in Clorofilia buona parte del romanzo di svolge a Mosca. E come in Metro 2033, anche nel romanzo di Rubanov una catastrofe ha cambiato il volto della capitale russa.
[rating:5]
Abbiamo ancora impresso negli occhi il volto di Ed Harris durante la cerimonia di gala a Westworld, il suo sorriso diabolico mentre finalmente riesce a ottenere quello che cerca da più di trent'anni. Abbiamo ancora chiara in mente la stretta di mano con la quale Robert Ford (uno straordinario Anthony Hopkins) si congeda dall'amico Bernard Lowe (un altrettanto fenomenale Jeffrey Wright). E, per finire, lo sguardo di Maeve Millay (Thandie Newton, in stato di grazia come non mai) quando decide di cambiare, ancora una volta e in modo imprevisto, il suo destino. Tutte queste cose ci rimbalzano in testa, increduli ed estasiati dalla magia che Jonathan Nolan e Lisa Joy sono riusciti a confezionare nei dieci episodi della prima stagione di Westworld.
[rating:3.5]
Con un anno di ritardo ho recuperato questa pellicola diretta dal semi-sconosciuto Afonso Poyart, pellicola che vanta un cast di tutto rispetto: Anthony Hopkins, Jeffrey Dean Morgan, Abbie Cornish e la mia personale nemesi, Colin Farrell. Come spesso accade, il diavolo si nasconde nei dettagli e sono proprio i dettagli ad azzoppare un po' questo 'Premonitions' (2015).
[rating:2]
“Noi non ci arrenderemo senza combattere! Noi continueremo a vivere! Noi sopravviveremo! Oggi, festeggiamo il nostro giorno dell'indipendenza” – Presidente Thomas J. Whitmore
Era il 1996 quando le popolazioni dell’intero pianeta si erano ritrovate a fronteggiare la più grande minaccia della storia dell’uomo. Era il 1996 quando le nazioni di tutto il mondo guidate dal Presidente degli Stati Uniti Thomas J. Whitmore (Bill Pullman), avevano gridato la loro indipendenza ribellandosi a una letale invasione aliena. Sono passati vent’anni da quel glorioso 4 luglio 1996, vent’anni per noi ma quattro lustri anche per il mondo immaginato da Roland Emmerich nel suo ‘Independence Day’. Cosa è successo a Hollywood in tutto questo tempo?
[rating:2]
'Suicide Squad' aggiunge un altro colorato capitolo all'universo cinematografico DC iniziato da Zack Snyder con il suo 'Man of Steel'(2013) e arricchito di recente dal discusso 'Batman Vs. Superman: Dawn of Justice' (2016). Lo fa ricalcando nei modi ma non nei contenuti i 'Guardiani della Galassia' (2014): una squadra di personaggi minori che si muovono fuori dallo scacchiere principale già disposto da Snyder ma le cui azioni intrecciano quelle di Batman in modo decisamente più diretto. Con che risultato?
Premessa: questo NON è un attacco al mondo social, NON è un attacco ai suoi utenti e NON è nemmeno una recrudescenza web 1.0 di uno che, tra l'altro, fa l'informatico di mestiere. Sono un utente mediamente compulsivo di Facebook, di Twitter e di Instagram perciò sarei sciocco a sputare nel piatto in cui mangio. E non ne ho alcuna intenzione. I social network hanno una miriade di caratteristiche positive: consentono di restare in contatto con persone lontane, hanno creato tanti posti di lavoro, permettono di raggiungere contenuti a volte nascosti nei meandri del web. Più tante altre cose che non sto a elencare. Ma come in tutte le cose ci sono anche aspetti magari meno appariscenti che secondo me nuotano in acque decisamente più ambigue.
VOTO:[rating:2.5]
Siamo arrivati al terzo capitolo dello Star Trek targato J.J. Abrams questa volta però con una sostanziale differenza: dietro la macchina da presa infatti non troviamo il newyorkese più quotato del mondo ma Justin 'Fast & Furios' Lin. L'appuntamento, nemmeno a dirlo, è di vitale importanza. Dopo il fresco ma controverso Star Trek (2009), dopo il fallimentare e fotocopiato Star Trek Into Darkness (2013) il reboot del franchise si è trovato a punto di svolta, un curva pericolosa dal cui superamento potrebbe dipendere la longevità dell'Enterprise e del suo equipaggio.
VOTO:[rating:4]
Charles Stross non è un turista della fantascienza e basta dare un rapido sguardo alla sua biografia per capire le contaminazioni che ne guidano la penna. Giornalista, appassionato di giochi di ruolo, programmatore e farmacista: tutte cose che concorrono a formarlo come scrittore e che, in misura diversa, troviamo all'interno di 'Arresto di sistema' (pubblicato in lingua originale nel 2007).
Il romanzo è ambientato nel 2017, in Scozia, e l'evento che dà il via al romanzo è una rapina. Il reato però ha una particolarità: si consuma nel web, tra i mondi magici di un videogioco fantasy molto simile all'ancora attuale 'World of Warcraft' (WOW). Un gruppo di orchi infatti rapina una banca virtuale all'interno della quale sono custoditi oggetti magici più o meno rari e questo scatena una piccola guerra legale tra la società proprietaria del videogioco e la compagnia di assicurazioni. I protagonisti, Elaine e Jack, si trovano invischiati in una complessa partita a scacchi dal cui esito può dipendere ben più che qualche spada incantata (chi gioca a WOW potrebbe obiettare che non c'è niente di più importante di una spada incantata, ma questa è un'altra storia).
VOTO:[rating:4]
E alla fine l'ora è giunta. Dopo un lungo hype iniziato a giugno 2014 quando la scena post-credit di X-Men: Giorni di un futuro passato ci mostrava En Sabah Nur impegnato nell'edificazione del suo impero egizio, finalmente siamo arrivati al dunque: è il 1983 quando il padre dei mutanti si risveglia offrendo agli uomini X la prima, vera lotta per la salvezza del loro mondo.
VOTO:[rating:3.5]
Dopo il realpolitikese e ottimo 'Captain America: The Winter Soldier' i fratelli Russo vengono reclutati per una seconda pellicola targata Marvel-Studios: a loro è affidato il difficile compito di adattare per il grande schermo Civil War. Nel 2006 il cross-over fumettistico estivo aveva visto Captain America e Iron Man impegnati in una lotta fratricida combattuta sullo scivoloso terreno della politica internazionale. Argomento del contendere? Un atto governativo di registrazione dei superumani, a tutti gli effetti un censimento coatto con lo scopo di controllare (o neutralizzare) eventuali minacce post-umane.