Prosegue senza sosta la pioggia di aggiornamenti che provengono dal nuovo fronte starwarsiano. Dopo l'incidente a Harrison Ford che lo costringerà a letto per otto settimane (e che pare abbia scatenato un'ondata di terrore tra attori e addetti al lavori) due sono le nuove notizie di rilievo: la possibile presenza dei misteriosi Jedi Hunters e l'annuncio che la regia di Episodio VIII sarà affidata a Rian 'Mr. Looper' Johnson. Come vado già dicendo da settembre dell'anno scorso altri due tasselli si aggiungono al mosaico che potrebbe sancire l'ingresso dei viaggi nel tempo nel mondo di Star Wars.
[rating:2]
Nel 1991 Timothy Zahn creò uno dei più carismatici e riusciti personaggi dell'Expanded Universe di Guerre Stellari: il Grand'Ammiraglio Thrawn. Lo fece confezionando una trilogia ambientata cinque anni dopo 'Il Ritorno dello Jedi' che rispettava, per tematiche e sviluppo narrativo, l'impianto del Guerre Stellari cinematografico. Nel 1991 la Nuova Trilogia era un sogno (o incubo) di cui ancora nessuno sospettava e la sete di Guerre Stellari era placata solo dai videogiochi della Lucasarts, dai fumetti della Dark Horse e dall'Expanded Universe letterario. Thrawn mi colpì tanto da diventare uno dei miei personaggi preferiti, in grado di rivaleggiare persino con i villain cinematografici.
VOTO:[rating:5]
Un anno e qualche mese fa, quando si diffuse la notizia che Bryan Singer si sarebbe messo dietro la macchina da presa per un nuovo film degli X-Men, mi ero lasciato andare aentusiastiche previsioni. Sono orgoglioso di annunciare che molte delle mie idee sono state smentite perchè quel demonio di Singer è riuscito a confezionare una pellicola oltre le mie aspettative. 'X-Men: giorni di un futuro passato' è IL film sugli uomini X per eccellenza. Non solo. E' uno dei più riusciti film supereroici corali di tutti i tempi.
VOTO:[rating:4.5]
Conoscevo Gareth Edwards per il suo equilibrato e riuscito 'Monsters' (2010), film a basso budget che raccontava una storia d'amore nella spietata e sanguinaria cornice di un'invasione aliena. Ispirato alla regia asciutta di Danny Boyle, Edwards era riuscito, con 'Monsters', a confezionare un piccolo gioiello. Come poteva essere corrotto il suo tocco da un budget cento volte superiore? Si sarebbe fatto fagocitare dalle alte aspettative che un personaggio come 'Il Re dei Mostri' inevitabilmente trascina con sé? La risposta, schietta e decisa, è NO. Il 'Godzilla' di Edwards convince sotto molto aspetti.
E' da gennaio dell'anno scorso, cioè da quando la Disney ha annunciato che sarebbe stato J.J. Abrams a dirigere 'Star Wars: Episodio VII', che un tarlo scava senza sosta nel mio laborioso cervello da Jedi. Ho dato voce alle mie riflessioni in questo articolo su Mr. Lost, e ho rincarato la dose in altre occasioni. Il 6 Maggio, una ventina di giorni fa, una notizia (mai confermata, ma nemmeno mai smentita) ha detonato nella rete lasciando che la sua onda d'urto colpisse gli animi degli appassionati per poi sedimentare nel pozzo delle riflessioni starwarsiane più estreme. Di cosa sto parlando? Ma di quello che POTREBBE essere il titolo di Episodio VII: Star Wars, The Ancient Fear.
Proprio a ridosso del 4 Maggio (citando Margareth Tatcher: "May the fourth be with you"), festività mondiale dedicata a Star Wars che per la prima volta verrà celebrata ufficialmente anche in Italia, quel satanasso di J.J. Abrams ha deciso di rivelare il cast principale di Episodio VII. E lo ha fatto da una parte confermando rumors ormai conclamati, dall'altra dimostrando di avere qualche asso nella manica. Anche se, conoscendo il cronomantico regista newyorkese, non avevo dubbi sarebbe riuscito a inventarsi qualcosa di sorprendente.
VOTO:[rating:2]
Raccontare qualcosa di nuovo sul tema delle intelligenze artificiali che si ribellano all'uomo non è impresa da poco. Il cinema è pieno di pellicole più o meno riuscite che si contorcono intorno a questo concetto: 2001: Odissea nello spazio (1968), War Games (1983), Electric Dreams (1984), Terminator (1984), Matrix (1999) e chi più ne ha più ne metta. Eppure Wally Pfister (già direttore della fotografia di Chris 'Re Mida' Nolan), sfruttando la sceneggiatura dell'esordiente Jack Paglen, ci ha provato. Con che risultati? 'Transcendence', a mio parere, è uno dei film più bipolari che mi sia mai capitato di vedere. Ed è anche un ottimo esempio di come NON dirigere una pellicola. Ma andiamo con ordine.
Per prima cosa grazie, grazie e ancora grazie a tutti per aver risposto all'appello di un mese fa permettendomi così di raggiungere la finale di quella bellissima manifestazione che è il Premio Italia! Si tratta di un pregevolissimo risultato del quale sono molto orgoglioso. Da ieri Lunedì 24 Marzo 2014 si è aperta la seconda e ultima fase delle votazioni per i finalisti del WorldSF – Premio Italia 2014 che durerà fino a Venerdì 18 Aprile 2014 perciò, qualora voleste sparare l'unica cartuccia che avete in punta di click per esprimere la preferenza in mio favore, vi dò le coordinate per le due categorie che mi vedono finalista.
[rating:4.5]
"Ecco un'idea che avrei voluto avere io" questa è la prima cosa che ho pensato guardando 'Snowpiercer' di Bong Joon-Ho. Ispirato a una graphic novel francese, 'Le Transperceneige', diretto da un regista coreano che sa il fatto suo e affidato a una cast di impronta hollywoodiana (Chris Evans sopra tutti) dimostra una volta per tutte come il terzetto reboot, remake, sequel non sia l'unica risposta alla crisi creativa del cinema di genere. Anzi.
Da oggi, Lunedì 24 Febbraio 2014 si è aperta la prima fase delle votazioni per le segnalazioni al WorldSF - Premio Italia 2014 che durerà fino a Venerdì 21 Marzo 2014. Chi ha diritto di voto dovrebbe aver ricevuto la mail proprio oggi e immagino sappia già come funziona. Nel dubbio, un piccolo riassunto: in questa fase è possibile indicare tre candidati per ogni categoria. Chi riceverà più segnalazioni, passerà alla fase successiva. Ecco il senso di questa confidenziale (da crooner) 'chiamata alla armi'. Dovesse avanzarvi un nome, nella categoria 'Articolo su pubblicazione professionale', potreste scrivere questo: 'Mezzo secolo di Enterprise' - Maico Morellini - Nocturno Cinema - Cinema Bis Communication S.r.l.. E se proprio ve ne avanzasse un altro nella categoria 'Racconto su pubblicazione professionale', potreste scrivere questo: 'L'ultimo uomo sulla terra' - Maico Morellini - 'I sogni di cartesio' - Edizioni Della Vigna
Robocop (2014), Carrie (2013), La casa (2013), Total Recall (2012) e la lista potrebbe continuare. Viviamo un periodo storico nel quale, per tanti motivi, l'originalità cinematografica sembra fiacca e priva di mordente. Molte delle energie creative più fresche preferiscono il piccolo schermo e il proliferare delle serie TV, che spesso si rivelano piccolo gioielli narrativi, ha senza dubbio azzoppato gli slanci creativi che prima erano propri del grande schermo. E allora ecco che per non correre rischi al botteghino e per 'vincere facile' la folta schiera dei remake (o dei reboot) si arricchisce di nuovi capitoli. E di nuove delusioni. Questa riflessione nasce dal recente 'Robocop' di José Padilha ma si potrebbe ben adattare anche a pellicole 'originali' che soffrono tutte di difetti molto simili. Ho l'impressione che una bella fetta delle produzioni americane si sia 'politicizzata'. Non nel senso di una presa di posizione rispetto a eventuali schieramenti politici. Ma piuttosto rispetto alle tematiche e al modo di affrontarle. Il cinema, o almeno un certo cinema di genere, ha la giusta ambizione di dare colore a un mondo a volte confuso o troppo indistinto. E' ancora così?
VOTO: [rating:3]
Che sia a causa di una crisi creativa dalla quale Hollywood non è mai veramente uscito o che sia dovuto a slanci altruistici (leggi: diamo la possibilità alle nuove generazioni di rivisitare i miti del passato), il mercato dei reboot/remake negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale con risultati che però, secondo me, non giustificano l’operazione. Alla pletora di pellicole riviste, modernizzate, migliorate o peggiorate si è aggiunta da pochi giorni 'Robocop' di José Padilha, già regista dei due riuscitissimi 'Tropa de elite' (2007 e 2010). Reboot o remake del 'Robocop' di Paul Verhoeven datato 1987?