Fa sempre uno strano effetto intuire di trovarsi davanti a qualcosa di particolare ma non riuscire ad afferrarne contorni e specifiche, non essere in grado di capire il perché quella cosa ha una sua unicità: scatena un vago senso di colpa e di inadeguatezza. A ben pensarci questo disagio concettuale dovrebbe essere smezzato tra chi fruisce e chi offre il prodotto artistico, una divisione più o meno equa di responsabilità, ma siccome non conosco Damien Chazelle me ne sono fatto carico io e ci ho riflettuto a lungo.