[rating:4]
Che Zack Snyder avesse dei numeri, lo avevo intuito in tempi non sospetti con il suo 'L'alba dei morti viventi' (2004), coraggioso remake del capolavoro romeriano. Già qui, sulle memorabili note di 'The Men Comes Around' (Johnny Cash), aveva dimostrato un certo talento nella sintesi narrativi su colonne sonore di grande spessore. Talento, il suo, giunto a pienissima maturità in 'Watchmen' quando riuscì in una sintesi ucronica straordinaria, facendola accompagnare da Bob Dylan e dalla sua 'The Times They Are a-Changin''.
VOTO:[rating:1]
Ogni volta che un regista incrocia i guantoni con un film a tema demoniaco (nel dettaglio, con il coinvolgimento di esorcismi, annessi e connessi) l'aspettativa immediatamente schizza alle stelle. Perchè c'è un capostipite, L'Esorcista, con il quale è dura vincere il confronto e perchè in generale non è un tema facile da affrontare senza le idee molto chiare. In più se la trama ha l'ambizione di ispirarsi a fatti realmente accaduti l'effetto 'L'Esorcismo di Emily Rose' è in agguato con il rischio di amplificarsi proporzionalmente all'ambizione del film (qui il motore narrativo è il rapporto di Lucas Trevant, esorcista gallese non molto ortosso, con Micheal Kovak, disincantato prete per obbligo e non per vocazione le cui solide convinzioni saranno messe in crisi da Baal in persona).