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Recensioni Film – ‘Hatchet’ di Adam Green

Tempo di lettura: 2 minuti

Imdb - Hatchet

Su consiglio del mio compare di cella, grande appassionato di horror come il sottoscritto, ho recuperato questa horror-comedy di tutto rispetto. Dietro alla macchina da presa, e con in mano la penna che ha scritto la sceneggiatura c’è Adam Green, giovane e talentuoso regista con amicizie interessanti (Rob Zombie, Alexandre Aja).
‘Hatchet’ ripercorre, passo passo, tutti i luoghi comuni degli horror classici (la palude infestata, la leggenda di un uomo deforme e sanguinario che anche dopo la morte sparge terrore e sangue) misti a quelle componenti che dagli anni ottanta in poi, hanno contribuito a dequalificare l’horror (donne più nude che intelligenti in contesti piuttosto improbabili).
Questo, nelle mani di qualcuno meno esperto o con le idee meno chiare avrebbe finito per diventare l’ennesimo ‘La Maschera di Cera‘ ma Green sapeva bene dove voleva andare a parare: un horror-comedy vecchio stile (come dice il sottotitolo stesso del film).
Scomodare Sam Raimi forse è un po’ eccessivo ma, a partire dai dialoghi, ‘Hatchet’ dimostra una verve e una comicità decisamente spassosa. Le dinamiche tra i personaggi, la superficiale e grottesca deformità del ‘mostro’ e un cameo di spessore (Robert Englund in gran forma) contribuiscono a confezionare un film non pretenzioso, non dotato di grandi picchi ma nemmeno di evidenti lacune.
Strappa più di qualche risata e si prende in giro come, molto spesso, film a lui simili ma con intenti ‘seri’ dovrebbero fare.
Il suo più vicino parente, anche in termini di tempo, potrebbe essere ‘Severance‘ che però io reputo decisamente meno riuscito, nel suo intento comico.

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