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Maico Morellini ha scritto L'Onda di Canterbury

Ebook – L’onda di Canterbury – Robotica.it

Dopo l'antologia Voci della Polis, l'universo di Polis Aemilia (città ambientazione de Il Re Nero, romanzo vincitore del Premio Urania 2010) si amplia ancora con un racconto lungo, questa volta ambientato dopo i fatti raccontati nel romanzo.

L'onda di Canterbury è una storia indipendente, che può essere letta senza conoscere nulla de Il Re Nero ma che di certo interesserà molto tutti i lettori appassionati di Polis Aemilia. Ma di cosa parla il racconto?

Dopo la caduta della Polis Aemilia, raccontata nel romanzo Premio Urania "Il re nero", il mondo si sta ridisegnando. La Gran Bretagna è diventata un regno teocratico isolazionista, nel quale è impossibile entrare: una misteriosa barriera, l'Onda Sacra, uccide tutti gli esseri umani che si avvicinano alle sue coste. Ma il protagonista di questa storia non è, esattamente, un essere umano. È un Dissonante, una macchina da guerra vivente, costruita per resistere a ogni genere di attacco biologico o chimico. Un relitto del passato al quale è rimasta una sola possibilità per godere di qualcosa di simile alla libertà: portare a termine la propria missione.

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[Recensioni Film] – ‘Logan’ di James Mangold

VOTO:[rating:4.5] Adoro gli X-Men, questo è un dato di fatto. Ho amato le prime due pellicole dirette da Bryan Singer, ho odiato X-Men: Conflitto Finale (2006), diretto da quel mestierante sapido di Brett Ratner, ho accettato senza troppo entusiasmo i due Wolverine e sono letteralmente impazzito per il trittico X-Men: First Class, X-Men: Giorni di un Futuro Passato e X-Men: Apocalypse. E così, mentre continuano le cannonate tra la DC e i Marvel Studios (e anche tra i rispettivi circoli di appassionati), mentre le differenze tra le due major super-eroistiche si assottigliano offrendo ricette sempre più uguali per i cine comics, ecco che la 20th Century Fox, tenendosi ben stretto il franchise degli X-Men, riesce a sfornare un capolavoro come Logan.

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La necessità degli assoluti

Piccola, doverosa premessa: molte (se non tutte) le considerazioni che trovano spazio su questo sito nascono dallo 'studio' del mondo social e del mondo web. Vivo in una quieta provincia, non frequento salotti culturali e non ho un osservatorio privilegiato che mi consenta di ragionare di dati certi sui grandi numeri. Perciò mi limito a interpretare alcune tendenze che mi sembrano più o meno consolidate, anche a costo di ribadire banalità.

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[Recensioni Film] – ‘Split’ di M. Night Shyamalan

VOTO:[rating:4.5]

Premetto che, al netto della sua discontinuità, a me Shyamalan piace molto. Ho molto apprezzato Il Sesto Senso (1999), ho letteralmente adorato Unbreakable (2000) e mi sono scoperto anche piuttosto tenero verso alcune pellicole generalmente considerate traballanti come Signs (2002), The Visit (2015) e Lady in the Water (2006). Si è anche meritato un paio di condanne senza appello, L'Ultimo Dominatore dell'Aria (2010) e After Earth (2013), perciò aspettavo con molta ansia questo Split nel quale milita anche James McAvoy, uno dei miei attuali attori preferiti. Per quanto mi riguarda, Shyamalan questa volta fa un centro colossale.

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[Recensioni Film] – ‘Arrival’ di Denis Villeneuve

VOTO:[rating:3.5] Prima di essere crocifisso in sala mensa per il mero significato numerico delle stelline qui sopra, dico subito che Arrival è un film dalla regia superba, dalla colonna sonora efficace, dalla fotografia squisita e con una Amy Adams che dimostra di essere una grande attrice. Allora, viste queste premesse, perché 'solo' tre stellette e mezzo?

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[Recensioni Film] – ‘Rare Exports Inc.’ – tre storie di Natale

Rare Exports Inc. - 2003 - voto: [rating:4.5] Avere un’idea geniale non è facile. Avere un’idea geniale e riuscire a condensarla in sette minuti è ancora più difficile. Fare in modo che questi sette minuti siano ancora più brillanti dell’idea stessa ha quasi del miracoloso. Eppure è quello che sono riusciti fare i fratelli finlandesi Jelmari e Juuso Helander con il corto Rare Exports Inc. Presentato in chiave documentaristica sugli impavidi e coraggiosi uomini della Lapponia, il corto ci racconta di come tre di loro vadano a caccia di Babbo Natale. Anzi, dei babbi natale, uomini allo stato primordiale, nudi, di pel canuto, che vagano selvaggi per le desolate steppe lapponi. La cattura a suon di proiettili narcotici è cruda come solo un vero e proprio safari sa essere e da lì in avanti entriamo nel puro genio.

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[Recensioni Film] – ‘Rogue One: A Star Wars Story’ di Gareth Edwards

VOTO:[rating:4] Dunque è successo. Il sacro sigillo è stato spezzato con la proiezione del primo Star Wars Story: un film fuori canone rispetto alla nuova trilogia in corsa che proseguirà il suo cammino con episodio VIII a dicembre del 2017. Una pellicola, questa, che farà da apripista per tutte quelle che verranno. Racconti monografici fuori dalla normale epica starwarsiana (l'assenza dei classici titoli iniziali chiarisce da subito che non si tratta di un Episodio, con la E maiuscola), spaccati e finestre sul vastissimo mondo di Guerre Stellari. Com'è andata? Il primogenito si è comportato bene?

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Andromeda n.1 – La rivista di fantascienza

Più di una volta, chiacchierando con amici che condividono con me la passione per la fantascienza (scritta o letta che sia, poco importa) ci si è soffermati sulla latitanza, in Italia, di riviste dedicate proprio a questo genere. Qualcosa che scavalcasse il muro del web per approdare su un territorio che secondo me ha ancora tanto da dire: quello del cartaceo. Perciò quando l'amico Alessandro Iascy ha annunciato la nascita di Andromeda, trasposizione in carne e carta dell'ottimo lavoro che lui e tutti i redattori stanno già facendo sul web, non ho potuto che essere entusiasta.

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Andrej Rubanov ha scritto il romanzo Clorofilia

[Recensioni Libri] – ‘Clorofilia’ di Andrej Rubanov

VOTO:[rating:3.5]

Ammetto di non avere molta dimestichezza con la fantascienza russa contemporanea. Qualche anno fa ho rotto il ghiaccio leggendo l'interessante ma riuscito a metà Metro 2033 di Dmitry Glukhovsky, poi non ho più avuto modo di incappare in altri libri di autori dell'est fino a 'Clorofilia' di Andrej Rubanov. Perciò mi ha stupito solo in parte trovare diversi punti di contatto tra i due scrittori. Intanto l'ambientazione: così come in Metro 2033, anche in Clorofilia buona parte del romanzo di svolge a Mosca. E come in Metro 2033, anche nel romanzo di Rubanov una catastrofe ha cambiato il volto della capitale russa.

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