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Star Wars Episodio VII [Update]: J.J. Abrams alla regia

Tempo di lettura: 3 minuti

Ebbene sono passate appena due settimane da quando mi ero lanciato in sperticate riflessioni sul futuro della Saga delle Saghe, ed ecco che parti dei miei ragionamenti trovano conferma grazie a una smentita.
Il vulcanico (e vulcaniano) J.J. Abrams infatti, dopo aver escluso la possibilità di trovarsi a dirigere il prossimo Star Wars proprio per la sua etica da trekker e la voglia di restare un semplice fan di Guerre Stellari, adesso fa marcia indietro. Da un giorno e mezzo, infatti, impazza nell’etere una nuova profezia: il creatore di Lost dirigerà Episodio VII.

Dal mio punto di vista questo si allinea alla perfezione con quanto avevo supposto poco tempo fa. Mi cito: “Una Prossima Trilogia che farà da trampolino a un nuovo mondo composto, forse, da tanti nuovi capitoli. Magari in parte slegati e pronti a essere rilegati insieme con progetti corali“. Il coinvolgimento di Abrams sembra proprio andare in questa direzione.
Il ragazzaccio si è fatto le ossa (e che ossa!) con ‘Lost’, una delle serie televisive più cult (e cool) degli ultimi anni e poi ha rianimato con una defibrillata senza precedenti l’agonizzante universo filmico di Star Trek dando vita a uno dei reboot più riusciti della storia del cinema. Perciò abbiamo per le mani un esperto conoscitore di tempi e trucchi televisivi (dosaggio dei colpi di scena e creazione di trame decisamente complesse) e qualcuno che non ha avuto timore di stravolgere (massacrando decenni di continuity trekker) la più longeva serie di fantascienza del mondo. Qualcuno che ha le idee molto chiare e che non si limiterà a fare qualcosa in puro stile Star Wars.
Sono certo, ma pronto a essere smentito, che metterà mano allo script laddove questo non si conformi alla sua visione tecnica e tecnologica della narrazione (mi ricito:”Sarà uno Star Wars meno epico, più da ventunesimo secolo, meno raffinato, più d’azione, più cerebrale e offrirà meno risorse sulle quali speculare“. Abrams non è un regista favolesco e tutti i suoi prodotti (gli stessi ‘Cloverfield’ (2008) e ‘Super 8′ (2011) ne sono testimonianza) hanno una forte connatazione tecnologica che in Star Wars, sotto molti aspetti, manca. L’universo di Lucas da sempre favorisce di più l’incredulità sospesa senza farsi troppe domande.
Insomma, per farla breve pare che con questa scelta l’operazione di serializzazione starwarsiana abbia mosso un primo, importante, passo. E’ necessariamente un male? Affatto! C’è solo da capire, adesso, quanto un approccio meno sognante e più tecnico (oltre che sistemico nella ricerca di una complessità non nativa di Star Wars) sia adatto alla grande e meravigliosa favola che è sempre stata Star Wars.
Che sia una vergenza della Forza? Destinata a riportare un nuovo equilibrio?

(immagine presa da http://www.g4tv.com/)

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