Premetto che non sono un amante della fantascienza umoristica letteraria, anzi, sono uno di quei musoni che mal digeriscono le inclinazioni troppo facete del genere. Perciò nell'esprimere un giudizio sulla 'Guida galattica per autostoppisti' (1979) non riesco a prescindere da questo aspetto: in due parole, non mi è piaciuto un granchè. In effetti ha al suo interno tutte le cose che riescono a infastidirmi con una certa efficacia: tecnologia burlesca, stile scanzonato e ammiccante nei confronti del lettore, situazioni improbabili che si risolvono in modo altrettanto improbabile grazie a una struttura fluida, persino eterea, in cui 'tutto è concesso'.