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GODZILLA 2014: la via del Kaijū

Questa analisi è stata pubblicata su Nocturno 140, prima dell'uscita del film nelle sale.
“L’arroganza dell’uomo sta nel pensare che la natura sia sotto il nostro controllo. E non il contrario.” Ichiro Serizawa (Ken Watanabe), Godzilla

Nel 1947 il pittore americano Rudolph Franz Zallinger terminò il suo murale ‘The Age of Reptiles’, tutt’ora esposto all’università di Yale. Impiegò quattro anni per completarlo e, scorrendo da sinistra a destra la sua raffigurazione preistorica, il primo dinosauro che salta all’occhio è un massiccio T-Rex. Piuttosto distante dal clone con cui Spielberg ci ha viziato nel suo Jurassic Park (1997), era un mostro preistorico abbozzato, tozzo ma comunque imponente. Nel 1950, tre anni dopo, il pittore cieco Zdeněk Burian dipingeva un enorme ‘Iguanodon’ che torreggiava al centro di una vasta pianura. Ai piedi del dinosauro, un mucchio di ossa. Eretto, con zampe anteriori simili a braccia e dotate di cinque artigli ciascuna era una delle rappresentazioni più antropomorfiche dei mostri a sangue freddo che in quegli anni animavano il dibattito scientifico. Senza saperlo questi due artisti accomunati dalla passione per le creature preistoriche avevano innescato la miccia che tre anni dopo sarebbe deflagrata creando una prima versione grezza ma comunicativa del dinosauro più famoso del cinema (e della storia): Godzilla.

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[RECENSIONI TV] – ‘Salem’ – Prima Stagione

VOTO:[rating:3]

Quando, nel selvaggio zapping, intravedo un prodotto horror non riesco a rispettare il fioretto che mi limiterebbe nelle serie televisive da seguire in contemporanea. Era successo con Sleepy Hollow , è tornato ad accadere con 'Salem' di Brannon Braga e Adam Simon, in onda su FOX. Braga non è un turista nel mestiere della scrittura: sue sono le sceneggiature di 'Generazioni' (1994), 'Primo Contatto' (1996), '24', 'Enterprise' e altre serie televisive di successo. Simon d'altra parte ha un pedigree meno blasonato composto da qualche passo falso come 'Il messaggero' (2009). Dunque, cosa aspettarsi da questo Salem?

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[Recensioni Film] – ‘Open grave’ di Gonzalo López-Gallego

VOTO:[rating:3]

Come spesso accade i registi europei sono in grado di imprimere una loro volontà ai cliché più di classici del cinema horror mondiale. Lo hanno fatto Jaumé Balaguerò, Pascal Laugier e Alexandre Aja. Questa volta è il turno di López-Gallego che ci offre la sua chiave di lettura sull'abusato tema delle infezioni virali (non aggiungo altro per non anticipare più del dovuto).

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[Recensioni Film] – ‘Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate’ di Peter Jackson

VOTO:[rating:2]

Non è mai piacevole dirlo, soprattutto quando si parla di cinema, ma mi ero sbagliato. Un anno fa avevo assolto 'Lo Hobbit: la desolazione di Smaug' certo che si trattasse di un capitolo inevitabilmente intermedio, forzato nella sua normalità da un primo episodio convincente e da una conclusione che sarebbe stata a dir poco fenomenale. Be', mi sbagliavo. La chiusura di questa nuova trilogia tolkeniana corrisponde al capitolo meno brillante dell'intero trittico.

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[Recensioni Libri] – ‘Danza Macabra’ di Dan Simmons

VOTO:[rating:4]

Ogni volta che leggo un romanzo una delle prime domande che mi faccio é: quali sono stati i catalizzatori narrativi per l'autore? Che cosa ha acceso la scintilla della creatività portandolo a sviluppare proprio la storia che sto leggendo? 'Danza Macabra' (Carrion Comfort, 1989), come tutti i romanzi di Simmons, è in grado di dare risposte sorprendenti a queste domande.

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[Recensioni Film] – ‘Smiley’ di Michael J. Gallagher

VOTO:[rating:1.5]

Se a questa pellicola dovessi per forza riconoscere un merito, mi concentrerei sulla giovanissima età del regista: Micheal J. Gallagher è classe 1988 e al suo attivo ha, fino a questo momento, molti corti e episodi di diverse serie televisive a me sconosciute. Nel suo curriculum c'è anche un lungometraggio e, purtroppo per lui, si tratta proprio di Smiley.

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[Recensioni Film] – ‘Amabili Resti’ di Peter Jackson

VOTO:[rating:4] Questa recensione è stata pubblicata su Nocturno 124

Nel Febbraio del 2010 uscì nelle sale ‘Amabili Resti’ (The Lovely Bones), tratto dall’omonimo romanzo e caso letterario di Alice Sebold. L’inizio della gestazione di questa pellicola però risaliva a quasi dieci anni prima quando il manoscritto incompleto era stato opzionato dalla Film4 Production. Da quel momento e per i quattro anni successivi, il progetto naufragò e ripartì diverse volte prima di finire nelle mani di Fran Walsh, Philippa Boyens e, soprattutto, Peter Jackson. Fu proprio la volontà di quest’ultimo, affascinato dalla doppia valenza fantastica ma anche realistica del romanzo, a compiere l’alchemica metamorfosi da cellulosa a celluloide.

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[ebook] I NECRONAUTI: istruzioni per l’uso.

Martedì 25 novembre è uscito l'ultimo episodio della serie da me ideata: I NECRONAUTI. E' stata una bellissima (e intensissima) esperienza letteraria per la quale voglio ringraziare anche Franco Forte e Delos Digital. Ma, come tutti coloro che hanno esplorato il mondo delle pubblicazioni in ebook sanno molto bene, scrivere è solo una parte (la più divertente) dell'avventura. Il mercato digitale, almeno in questo periodo storico, è contraddistinto da un fitta produzione letteraria di genere (e non) e da una conseguente concorrenza piuttosto spietata per conquistare i vertici delle classifiche. Se, da lettori (e mi auguro anche MIEI lettori), avete già fatto la vostra parte acquistando i miei ebook c'è un altro piccolo sforzo che chi si avventura come autore nella spietata giungla letteraria degli ebook non può fare a meno di chiedervi: recensioni, e passaparola.

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[Recensioni Film] – ‘Fury’ di Brian De Palma

VOTO:[rating:4] Questa analisi è stata pubblicata su Nocturno 135

LE ORIGINI Era il 1978 e mentre il mondo si stava ancora riprendendo dal meraviglioso shock che Guerre Stellari (1977) aveva da poco causato, la creatività di Brian de Palma era tutta concentrata sull’ESP (Extra-sensory perception). Solo due anni prima infatti l’allora trentaseienne regista del New Jersey aveva portato sul grande schermo ‘Carrie’, tratto dal primo romanzo di Stephen King (pubblicato nel 1974). E’ il 1978 quando, forte del successo che Sissy Spacek aveva contribuito ad assicurargli, Brian de Palma decide di saldare il conto con gli scatenati poteri mentali che tanto terrore avevano inflitto al grande pubblico, americano e non. La struttura di base di ‘Fury’ ha diversi punti in comune con ‘Carrie’: adolescenti per protagonisti (la stessa Amy Irving che in ‘Carrie’ aveva una parte secondaria ora de Palma la sceglie come cooprotagonista) e l’isolamento che il manifestarsi di poteri ESP infligge ai portatori di questi misteriosi talenti. Ma a differenza del suo predecessore qui vengono accantonate la casualità e l’impatto religioso di questi fenomeni in favore di un approccio più complottista e intrigante. Il MORG (Multiphasic Operations Research Group) è un’organizzazione governativa che si occupa, tra le altre cose, di indagare proprio sull’ESP e di imbrigliarne il potenziale distruttivo. Ed è proprio da qui che si parte.

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STAR WARS [UPDATE] – Il teaser trailer

There has been an awakening. Have you felt it? The Dark Side … and the Light

Ci siamo. J.J. Abrams ha dato ufficialmente il via alle danze. Dopo gli annunci sul cast, dopo le speculazioni sul probabile titolo e dopo il vaticinio di qualche giorno fa, 'The Force Awakens' ci ha finalmente mostrato qualcosa di sé. Come sospettavo ogni mia perplessità è stata spazzata via: unendo il sacro al profano, o viceversa, ogni resistenza si è dimostrata futile (i Borg mi concederanno la licenza). Sono riuscito a storcere il naso quando ho visto quel droide fischiettante e rotolante ma tutto si è sistemato nel restante minuto di teaser trailer. Cosa abbiamo visto?

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Scrittori e lettori: la guerra dei mondi?

Da quando, tre anni fa, sono entrato tra gli eletti autori italiani di fantascienza che hanno avuto il merito e la fortuna di vedere una loro opera pubblicata dalla prestigiosa collana Urania (Mondadori), ho subito dovuto fare i conti con una buona dose di critiche che, incessanti, travolgono più o meno chiunque debutti su Urania. Da Evangelisti (escluso) in poi. Chiedo subito scusa se questo assunto temporale non è corretto al 100% ma grossomodo lo spartiacque è quello. Il dibattito è serrato e ha picchi di intensità in corrispondenza alla pubblicazione di un autore italiano ma in realtà la tematica della 'fantascienza all'italiana' trova spazio un po' dappertutto, sia in termini di tempo che di luogo.

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[Recensioni Film] – ‘Lockout’ di James Mather e Stephen Leger

VOTO:[rating:2] Questa recensione è stata pubblicata su Nocturno 120

Prendiamo un rozzo ma efficientissimo combattente, capace di tenere testa ai peggiori criminali, e diciamo che proprio questo energumeno per evitare una pena durissima viene arruolato per salvare la figlia del Presidente degli Stati Uniti. Questa si trova intrappolata tra bruti pericolosi in un territorio tanto irraggiungibile quanto ostile. La prima cosa che ci viene in mente è la pellicola targata John Carpenter, ‘1999: fuga da Los Angeles’ (1996).

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