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[Recensioni Libri] – ‘Joyland’ di Stephen King

VOTO:[rating:3]

Come tutti gli appassionati di vecchia data del 'Re dell'Horror' anche io non sono stato esente da una lunga crisi relazionale che coinvolgeva me e i romanzi di King. Dissapori iniziati nel 1998 ma risanati dieci anni dopo in ogni loro aspetto grazie alla coppia 'The Dome' (2009) e '22/11/63' (2011). 'Joyland' arriva nel 2013 e porta sulle spalle il pesante fardello dei due romanzi che lo precedono: lunghi, complessi e, soprattutto nel caso di 22/11/63, perfetti. Era naturale aspettarsi una storia di raccordo, qualcosa di poco impegnativo e ad alta digeribilità. Ma a King, per come ci ha abituato, la normalità non la si perdona mai del tutto.

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[Recensioni Libri] – ‘Frankenstein’ – di Mary Shelley

Ti chiesi io, Creatore, dall'argilla di crearmi uomo, ti chiesi io dall'oscurità di promuovermi...?
(Milton, Il Paradiso Perduto)

Non è facile recensire un romanzo del quale è già stato detto tutto quello che si poteva dire e che è entrato a pieno titolo nell'immaginario mondiale. Un romanzo la cui sola genesi (avvenuta grazie a un macabro gioco di inventiva nelle fatali nottate che Mary Shelley trascorse a villa Diodati in compagnia di Lord Byron, del dottor Polidori e del marito Percy) profuma di leggenda e che ha finito con il generare uno dei più famosi mostri letterari e cinematografici. Non è facile, ma vale comunque la pena tentare.

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[Recensioni Film] – ‘The Babadook’ di Jennifer Kent

VOTO:[rating:4.5]

Uno degli scopi più nobili a cui il cinema horror dovrebbe aspirare è quello di utilizzare i propri canoni per fornire nuove chiavi di lettura rispetto al mondo reale e quando questo accade diventa molto probabile imbattersi in veri e propri capolavori. Accadde nel 2009 quando Tomas Alfredson portò sul grande schermo 'Lasciami Entrare' (un piccolo cortocircuito concettuale il 'LET ME IN' dell'immagine qui sopra), tratto dal bel romanzo di John Ajvide Lindqvist, ed è successo di nuovo in questo torrido luglio grazie a 'The Babadook', opera prima dell'australiana Jennifer Kent qui impegnata nel doppio ruolo di sceneggiatrice e regista.

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[Racconti] – La Confraternita dei Rabdomanti

Ed eccomi a diffondere e promuovere questo bellissimo progetto al quale ho avuto la fortuna e il piacere di partecipare con il mio racconto 'La confraternita dei Rabdomanti'. Di cosa si tratta? Di una raccolta partorita dalle menti di tre volti molto noti alla fantascienza italiana, Francesco Grasso, Massimo Mongai e Marco Minicangeli, e che ha visto la luce (cartacea e digitale) grazie dall'attivissimo Luigi Petruzzelli (Edizioni Della Vigna). L'idea alla base di questa antologia è riportata sulla pagina dell'editore ma la ripeto di seguito per aiutarvi a inquadrare meglio il progetto:

“Nutrire il futuro” è il tema di Expo 2015. In questo libro, pubblicato nell’ambito dei tavoli tematici Expo, troverete diciotto racconti sul cibo del futuro, e sul futuro del cibo. In una Terra con sempre più abitanti e risorse sempre più saccheggiate, avere abbastanza da mangiare potrebbe diventare un problema nei prossimi decenni. I curatori hanno quindi chiesto agli autori, e naturalmente alle autrici, di immaginare cosa potrà accadere. Ne sono uscite diciotto portate varie, un menu completo: chi ha un approccio più ottimista, chi più pessimista, chi cita il caffé e chi il peperoncino, chi parla di tonkatsu e spaghetti e chi di acqua. Manca il vino, in compenso è presente una strana bevanda dal gusto nuovo e forte. Poi, nuove diete e nuovi cibi...

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[Recensioni Libri] – ‘Hyperion’ di Dan Simmons

VOTO[rating:4.5]

Quando ci capita tra le mani un romanzo come questo c'è solo una cosa da fare: leggerlo con attenzione, studiarne ogni minima parte, assaporare sfumature e accenti, stupirsi di quanto sia bello (e raro) poter dedicare alcune ore del proprio tempo a un'opera come questa. Dan Simmons con Hyperion (1989), il primo capitolo della sua tetralogia 'I Canti di Hyperion', confeziona un complesso romanzo all'interno del quale già troviamo alcuni semi letterari che sbocceranno solo molti anni dopo.

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[Recensioni Film] – ‘Jurassic World’ di Colin Trevorrow

VOTO:[rating:4]

Nel 1993 Steven Spielberg portò sul grande schermo uno dei romanzi più riusciti di Michael Crichton e cambiò per sempre il modo di fare cinema (ne ho parlato qualche anno fa qui). A 'Jurassic Park' seguirono altre due pellicole decisamente meno efficaci e menomate in ogni loro parte dalla spietata sindrome del 'sequel a tutti i costi'. Dopo quattordici anni Colin Trevorrow decide di riprendere in mano un franchise mai del tutto espresso e lo fa in un modo giusto.

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[Recensioni Film] – ‘Fury’ di David Ayer

VOTO:[rating:3.5]

La domanda che orbita intorno a questo film, dal mio punto di vista, è una soltanto: "Quale può essere il motivo che spinge un regista contemporaneo a scrivere e dirigere una pellicola che parla della seconda guerra mondiale?". Il panorama cinematografico conta ottimi film di questo genere, è stipato di opere accettabili sulla WW2 ma offre anche pellicole mediocri. Perciò non si tratta di un mercato facile. E la probabilità di raccontare qualcosa di nuovo è tutt'altro che a portata di mano. Ma 'Fury', pur non avendo la carte in regola per un viaggio di sola andata verso l'olimpo dei film di genere, riesce comunque a dire la sua.

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[Recensioni Film] – ‘Mad Max – Fury Road’ di George Miller

VOTO:[rating:5]

Reboot, sequel o remake che sia, poco importa. 'Mad Max - Fury Road' arriva forte come un cazzotto nello stomaco a riempire quel vuoto concettuale che nessuno, dal 1985 (anno di uscita di 'Mad Max - Oltre la sfera del tuono') a oggi, era riuscito a colmare. La post-apocalisse distillata in sangue e motori è sempre stata retaggio di George Miller (e degli spin-off nati dalle costole ferrose di Mad Max) e se qualcuno pensava si trattasse di un clichè sdrucito che poteva appartenere solo agli anni ottanta, con 'Fury Road' è costretto a fare pubblica ammenda e ricredersi su tutta la linea.

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[Recensioni Tv] – ‘American Horror Story – Freak Show’

VOTO:[rating:4]

C'è un momento in cui la genialità si trasforma. Muta, avvolta da quella consuetudine tipica di una brillantezza che si ripete, anno dopo anno. Arrivati alla quarta stagione di 'American Horror Story', uno dei prodotti televisivi più all'avanguardia degli ultimi tempi, la sensazione che si prova è proprio questa. Il talento messo in campo da Ryan Murphy e Brad Falchuk è tanto ma è costretto a combattere contro sé stesso in una sfida che può essere molto, molto complessa.

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[Recensioni Film] – ‘Oculus’ di Mike Flanagan

VOTO:[rating:4]

Ci sono alcuni film horror che inciampano nel tentativo di accontentare tutti i tipi di pubblico ai quali si propongono. Sono quelle pellicole sbilanciate che vogliono mantenere una coerenza interna senza rinunciare ad alcuni elementi classici del nobile genere a cui si ispirano, ma lo fanno in modo maldestro: spiegoni e personaggi malamente tratteggiati sono i principali esiti di questa 'ansia da prestazione'. 'Oculus' (2013) non è uno di questi film. Mike Flanagan (nato a Salem, che sia un caso?) sa il fatto suo e confeziona un prodotto onesto, equilibrato e che presa la sua direzione, tiene il timone ben saldo.

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[Recensioni Film] ‘Avengers: Age of Ultron’ di Joss Whedon

VOTO:[rating:3] Appena uscito dal cinema le prime parole che mi sono venute in mente sono le stesse che Brody disse ne 'Lo Squalo' (1975): "Ci serve una barca più grossa". La corazzata Marvel ha preso il largo ma inizia a navigare in acque tempestose e serve un mezzo adeguato per resistere a tutti i fortunali. Chiariamo subito una cosa: Whedon non avrebbe potuto fare meglio di così. Non con il materiale di cui disponeva e non con il sentiero obbligato che il 'progetto Vendicatori' impone. Perciò nell'economia complessiva di quello che è stato e di quello che sarà il mondo Marvel dei 'Marvel Studio', 'Age of Ultron' è un film perfetto. Ma non è il miglior film possibile. Andiamo con ordine.

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I Necronauti – la Space Opera

Dal vincitore del Premio Urania 2010, Maico Morellini, arriva una nuova serie di fantascienza spaziale per la collana Bus-Stop di Delos Digital - Negli store dal 23 settembre 2014

In un futuro lontano il sistema solare è completamente colonizzato, con l’esclusione di Mercurio, la cui vicinanza al Sole è incompatibile con la vita. I viaggi spaziali, però, sono diventati quasi del tutto impossibili. Questo da quando una strana stazione spaziale aliena si è localizzata ai margini del sistema solare stesso, in un’orbita tra Plutone e Caronte. Nessuna comunicazione è mai partita dalla base spaziale, ma dalla sua comparsa ogni astronave sorpresa nello spazio è distrutta da improvvise fluttuazioni energetiche che provengono proprio dalla stazione. Sono attacchi che disgregano la struttura stessa delle astronavi e dell’equipaggio, non lasciando nessuna via di scampo. Stessa sorte per qualsiasi cosa esca dalla più stretta orbita planetaria, satelliti o sonde che siano. Inizia così il lunghissimo periodo che verrà poi chiamato Silenzio.

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