Questa 'recensione' in libertà risale a marzo 2006 quando vidi per la prima volta 'V per Vendetta'. Oggi, il 5 novembre, non posso fare a meno di ricordarla.
VOTO:[rating:5]
Da dove si comincia per un film così? Io inizio dicendo che non è tutto bianco e nero, tutt'altro.
Due personaggi, sopra tutti, sono di due grigi differenti.
Evey e Finch. Il grigio di Evey da un lato è più scuro di quello di Finch. Lei sa cosa è giusto. Lo capisce e lo sente, ma non riesce a inseguirlo perchè ha paura. Ed è la massima rappresentate della società in cui V nasce. Deve tradire V, deve veder morire uno dei suoi pochi amici e deve essere costretta alla scelta estrema (vita o morte) per risorgere dalle ceneri di una paura che l'ha bruciata sin dalla morte dei genitori. E la sua è una rinasciata molto differente di quella di V. Acqua e fuoco. Lei non è plasmata dall'odio e dalla sofferenza. Ma dai semi che V le ha piantato dentro e che ha fatto sbocciare nel modo più doloroso possibile.