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[MARVEL UPDATE] – ‘X-Men: Apocalypse’ il trailer

Tempo di lettura: 4 minuti

VOTO:★★★★½

Ebbene ci siamo. Dopo la scena post-credit di “X-Men: Giorni di un futuro passato” (2014) nella quale ci venivano mostrati En Sabah Nur e i quattro cavalieri dell’Apocalisse, dopo parchi aggiornamenti sparsi qua e là siamo arrivati a quello che è diventato il momento più importante di una pellicola prima della sua uscita nelle sale: il primo trailer. L’hype sale alle stelle e si possono dare le prime valutazioni su ciò che sarà. Bene, butto il cuore oltre l’ostacolo e dico che questo “X-Men: Apocalisse” promette di essere un terzo capitolo assolutamente all’altezza dei precedenti due. Ma andiamo con ordine.

COERENZA CONCETTUALE?
Sì. Perché se c’è una cosa che capiamo da questo trailer è che Apocalisse (un Oscar Isaac che troviamo ovunque in grande spolvero) arriva proprio nel momento di più grande smarrimento della razza mutante. Il conflitto ideologico tra Xavier e Magneto è al suo picco massimo e il popolo mutante sempre più in crescita si ritrova stritolato dalla linea decisionista di Magneto e quella pacifista di Xavier. Nei due precedenti film questo scontro è stato sviluppato fino al cliffhanger di ‘Giorni di un futuro passato’: Magneto stava per uccidere Nixon, pronto a iniziare una guerra totale tra uomini e mutanti. Manca un vero leader. Qualcuno in grado di sparigliare il tavolo con una prova di forza senza precedenti: Apocalisse, il primo mutante, colui che è alla base di tutte le piaghe divine riportate nei libri religiosi (Moira Mactaggart (Rose Byrne), lo dice in modo esplicito. Non è Apocalisse ad aver rubato il mito dei quattro cavalieri dalla bibbia ma vista la sua età è l’esatto contrario). Apocalisse e i suoi quattro cavalieri: Morte, Pestilenza, Guerra e Carestia. Apocalisse e il suo desiderio di costruire un mondo nuovo, a misura di mutante. Visivamente En Sabah Nur è micidiale: i fotogrammi nei quali accresce le sue dimensioni per schiacciare Xavier distruggono tutti i miei dubbi sulla resa dei suoi ENORMI poteri mutanti. Lo ripeto: Apocalisse e i suoi quattro cavalieri. Mi vengono i brividi.

PERICOLI NASCOSTI?
Sì, eccome. Se non ci fosse Brian Singer dietro la macchina da presa il rischio di trasformare tutto in un disaster movie targato X sarebbe un’insidia difficile da evitare ma il ragazzo sa il fatto suo e, anche se questo X-Men promette di avere un’epica distruttiva molto più marcata degli altri, si capisce chiaramente che Apocalisse seduce anche concettualmente i mutanti. Non solo con la forza.
Mutanti. Tanti. Tanti. E tanti. Anche solo scorrendo il cast appare chiaro l’esercito di homo superior che il regista mette in campo. Anche questo è un rischio ma se c’è qualcuno che ha dimostrato di poter dirigere complesse scene di battaglia con una mano salda è lui: “Giorni di un futuro passato” è stata una palestra senza precedenti. Le scene di battaglia corale contro le sentinelle sembravano uscite dalle migliori pagine dei fumetti e l’interazione tra i vari X-Men era semplicemente perfetta.
Concludendo questo trailer è esattamente quello che speravo. Le poche battute di Apocalisse lo identificano come un leader dal carisma enorme. Le scene in cui compare Magneto dimostrano tutta la furia dell’ex prigioniero dei campi di concentramento che scaglia la sua rabbia contro gli umani forte di un leader da seguire. Le nuove leve, Ciclope (Tye Sheridan) e Jean Grey (Sophie Turner), mi convincono. E Mystica (Jennifer Lawrence) che guida in battaglia gli X-Men è uno sviluppo molto, molto interessante.
Unico rammarico? Da appassionato di fumetti ho accolto con entusiasmo il ritorno di SpiderMan prima e dei Fantastici 4 poi nelle scuderie dei Marvel Studios perché sogno un crossover immenso tra mondo Avengers e tutti gli altri attori Marvel. Ma questi X-Men, che vanno così bene e che sono un’alternativa autoriale alla battaglia dei franchise DC e Marvel, allontanano questa possibilità. E’ grave? No. Soprattutto per la freschezza che solo le ultime pellicole X hanno trasmesso.
di Maico Morellini

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